NINFA MODERNA
Laboratorio | L’essere femminile
Da Ottobre a Dicembre a Catania _ Spazio Oscena
Da Gennaio a Giugno a Tuscania _ La Lupa, Alfabeto Performativo
La necessità, adesso, è più forte è più fragile…cercare nuove scritture del corpo, chiamare la propria natura molteplice e singolare, incarnare una volontà che si autodetermina.
Cerco il corpo che esplora se stesso, il suo stare nella propria carne, il suo irrompere, il suo sgretolarsi, raccogliersi e tentare, il suo essere fortezza e fragilità, il suo essere terra e sconvolgimento, materia liquida e ossatura, visione e sparizione.
Ninfa Moderna è un laboratorio condotto da Elena Rosa, nato nel 2018, pensato per la messa in scena di opere dedicate all’universo femminile. Il progetto prende il nome dal saggio di Dibi Huberman, che muovendo i passi delle arti figurative, dal mondo classico a quello contemporaneo, percorre la decadenza della figura di Ninfa, come metafora della bellezza degradata e frammentata.Un percorso rivolto a donne senza limiti di età ed esperienza. Ciascuna partecipante sarà guidata a esplorale pratiche performative il cui scopo è quello di trovare una propria visione (e quindi una propria autorialità) del gesto, del pensiero e della scena.
“…il nostro sguardo non tanto sull’efficacia rappresentativa di questo o di quel corpo, quanto sullo stato dei corpi femminili, sulla sintassi che li governa, sulla follia che li percorre “ L. Faranda
ARMARE VENERE è la traccia tematica, la ricerca dalla quale attingere per la costruzione della messa in scena. Le figure di Venere e dell’Amazzone come incontro fra due mondi la cui idealità viene rovesciata e sintetizzata.
Sarà necessario cercare la bellezza, nella propria carne, nei tessuti della propria interiorità, nelle parole e nel pensiero e poi armarla della forza guerriera, distruttiva e creativa, tagliente e unificante.
Tu sei questa cosa che è la più lontana da te… (Bataille)
Sarà necessario cercare la bellezza, nella propria carne, nei tessuti della propria interiorità, nelle parole e nel pensiero e poi armarla della forza guerriera, distruttiva e creativa, tagliente e unificante.
Tu sei questa cosa che è la più lontana da te… (Bataille)
corazzare una fragilità / infrangere una corazza
armature del corpo / armature dell’anima
farsi freccia e bersaglio
il corpo guerriero / il corpo fortezza
armature del corpo / armature dell’anima
farsi freccia e bersaglio
il corpo guerriero / il corpo fortezza
NOTE SUL PERCORSO
La scrittura scenica seguirà l’idea di una “drammaturgia del frammento”. Il frammento è visione di una lacerazione che non ammette più la narrazione di una storia tramite il personaggio, né l’omologazione coreografica di una danza, né l’improvvisazione. Bensì la costruzione di una presenza performativa che attinge da ciò che è originario, che è già da sempre nelle proprie radici, dentro la propria carne, nel profondo delle proprie viscere. I corpi sulla scena (e la stessa scena) sono isole, frammenti, parti spezzate di qualcosa di unitario che forse non esiste più, divenendo il mancante , il perduto.
La scrittura scenica seguirà l’idea di una “drammaturgia del frammento”. Il frammento è visione di una lacerazione che non ammette più la narrazione di una storia tramite il personaggio, né l’omologazione coreografica di una danza, né l’improvvisazione. Bensì la costruzione di una presenza performativa che attinge da ciò che è originario, che è già da sempre nelle proprie radici, dentro la propria carne, nel profondo delle proprie viscere. I corpi sulla scena (e la stessa scena) sono isole, frammenti, parti spezzate di qualcosa di unitario che forse non esiste più, divenendo il mancante , il perduto.